Folla sommersa
Come un coro sommesso, molte voci si levano dal disastro contemporaneo, corpi sfiniti si alzano in piedi, guardano verso l’alto, verso le nuvole che a tratti si squarciano, anche solo per un istante. Appare la vastità di uno spazio, un po’ di forza. Una speranza, forse, come il volo di due alianti sopra Lione, il respiro profondo dei nostri anni disorientati. Lo sguardo misterioso di un animale, la corsa a perdifiato di un bambino: oggetti quasi stellari, presenze.
La poesia, in questo nuovo libro di Pusterla che assume il tono di un ampio recitativo, cerca il suo cammino faticoso in mezzo alla folla degli esseri umani: volti senza volto, non ancora del tutto sconfitti, mani. Le parole cercano la materia delle cose, la luce che rade il mondo e lo rivela, l’eco di un canto forse impossibile a cui non possiamo rinunciare.
Genere: Poesia
Curatore:
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Prezzo: 14,00 €
Pagine: 174
EAN: 9788871683966
Data di uscita: 01/04/04

Nato a Mendrisio nel 1957, Fabio Pusterla si laurea a Pavia con Maria Corti.
La prima raccolta di poesie, Concessione all’inverno, esce da Casagrande, a Bellinzona, nel 1985. Suscita il consenso immediato di critici e poeti. La sua poesia selvatica, luminosa, molto comprensibile, conquista il pubblico. Una poesia che combina tempeste e spiragli. Nature sublimi e catrame. Lampi lirici, ma anche tuoni politici. Moniti, carezze, visioni. Da allora, si succedono Bocksten, Le cose senza storia, Pietra sangue, Folla sommersa, Corpo stellare e Argéman. Nel Nervo di Arnold propone un ampio itinerario tra le pieghe più feconde della letteratura contemporanea. Significativa anche la sua amicizia con Philippe Jaccottet, celebre poeta francese di cui traduce varie opere: Il barbagianni. L’ignorante, Alla luce d’inverno, E, tuttavia. Ha tradotto per Marcos y Marcos anche l’opera di Antoine Emaz, Sulla punta della lingua.
Ha ricevuto il Premio Montale (1986), il Premio Schiller (1986, 2000, 2011), il Premio Dessì (2009); i Premi Prezzolini (1994), Lionello Fiumi (2007) e Achille Marazza (2008) per la traduzione letteraria; il Premio Gottfried Keller (2007), il Premio svizzero di letteratura (2013), il Premio Napoli (2013) per l’insieme dell’opera, il Premio Internazionale Vittorio Bodini (2015) per Argéman, il Premio Le Ghiande di Cinemambiente (2019) e il Premio Vito Moretti alla carriera (2021).
Fabio Pusterla vive ad Albogasio, sulla frontiera fra Italia e Svizzera, e insegna letteratura italiana al liceo e all’università.
Le sue opere sono state tradotte e pubblicate in molte lingue. Per Marcos y Marcos dirige anche la collana poetica Le Ali.
Alla sua figura e alla sua opera è dedicato lo splendido documentario Libellula gentile di Francesco Ferri.
Marcos y Marcos ha pubblicato le raccolte di poesia Pietra sangue, Bocksten, Folla Sommersa, Il nervo di Arnold, raccolta di saggi sulla poesia contemporanea, Le cose senza storia, Corpo stellare, Argéman e Cenere, o terra.