I frutti dimenticati
Con la sua assenza, aveva lasciato un vuoto clamoroso.
Ma la fantasia lo aveva trasformato in un uomo quasi magico, protagonista di mirabolanti imprese.
Ora, quel padre da sempre ignoto è sbucato all’improvviso, lo ha rintracciato raccontando una bugia alla sua casa editrice.
Di punto in bianco, lui dovrebbe chiamare papà un uomo che “per me non è niente, non è nessuno”.
Proprio quando diventa babbo anche lui, con una compagna che non è più sicuro di amare, mentre tutto sembra sfuggirgli di mano.
Non è facile diventare figlio e padre nello stesso momento.
Non è facile separarsi dalla madre del proprio figlio proprio in quel momento.
Per fortuna, c’è un pozzo segreto e senza fondo a cui attingere.
Un pozzo scintillante di amicizie e passioni, racconti e personaggi, avventure reali e immaginarie: piante officinali dai profumi secolari e sogni che volano come mongolfiere, nonne dai poteri speciali e millenni di battaglie nascoste tra le foglie.
Per vedere sempre oltre, in mezzo alle onde della vita.
E trovare una lingua segreta con cui parlare al proprio figlio appena nato.
Questo romanzo di Cristiano Cavina è uno straordinario invito a scovare, proteggere e salvare ogni possibile frutto dimenticato. Un tributo profondo all’amore, in ogni sua forma e stagione. E una conferma del potere vitale, rigenerante della narrazione e della fantasia.
Genere: Narrativa
Curatore:
Traduttore:
Illustratore: Lorenzo Lanzi
Prezzo: 15,00 €
Pagine: 208
EAN: 9788871684918
Data di uscita: 06/11/08

Cristiano Cavina nasce a Casola Valsenio nel maggio del 1974 e c’è ancora dentro fino ai capelli: Made in Casola è il marchio in calce ai suoi romanzi e alle sue mail.
Si nutre di storie fin da piccolo, ascoltando i racconti dei vecchi al bar; quando poi scopre i libri, la sua strada è tracciata. Scrive di cose che conosce bene: la sua infanzia in Alla grande (premio Tondelli) e Un’ultima stagione da esordienti; l’epopea di Nonna Cristina in Nel paese di Tolintesàc; la sua storia di figlio senza padre e di padre fuori dagli schemi nei Frutti dimenticati (premio Castiglioncello, premio Vigevano, premio Serantini, Selezione premio Strega); il lavoro nell’immensa cava di gesso alle porte di Casola Valsenio in Scavare una buca; i suoi anni di scuola superiore in Inutile Tentare Imprigionare Sogni.
In La pizza per autodidatti trasmette la sua esperienza di ‘pizzaiolo quando c’è’ nella Pizzeria Il Farro di Casola Valsenio: tra impasti, temperature e ricette, ci svela l’importanza del forno per un narratore come lui.
Pinna Morsicata (premio Laura Orvieto sez. 6-11 anni) è il suo primo romanzo per piccoli, il secondo volume della collana Scarabocchi. Nel 2018 si aggiunge un nuovo scarabocchio, Pepi Mirino e l’invasione dei P.N.G. ostili.
Ottanta rose mezz’ora è il suo ultimo, sconvolgente romanzo.