Il battello bianco
Ci abitano tre famiglie e un unico bambino, con la testa rotonda sul collo magro e le orecchie a sventola. Un bambino rimasto senza genitori, affidato alle cure di nonno Momun.
Il bambino aspetta con ansia il passaggio dei pastori, per giocare con i loro figli intorno ai falò; si tuffa nel torrente sognando di trasformarsi in pesce e nuotare fino al lago, incontro al battello bianco che contempla ogni sera, con il binocolo, dalla cima del Monte Sentinella. Ammira i lavoratori del sovchoz e impara a schivare Orozkul, la guardia forestale, che quando beve diventa violento. Si addormenta ascoltando dalla voce del nonno le leggende della Valle di San Taš: echi di antiche battaglie lungo il fiume Enesaj, una grande cerva bianca che raccoglie due bambini smarriti e li porta lontano, a fondare una nuova stirpe.
Un pomeriggio d’autunno le cornacchie gracchiano forte. Orozkul e nonno Momun marciano nella foresta, ciascuno immerso nei propri pensieri. Orozkul ha propositi loschi, il vecchio è costretto a seguirlo. Al rombo del torrente, cresce la tensione tra i due, gli scatti dispotici di Orozkul esasperano il nonno. Il nipote lo aspetta da ore davanti alla scuola.
In un crescendo orchestrato alla perfezione, paure nascoste, speranze selvagge brillano per un attimo in tutta la loro forza, e ripiombano nelle crepe della realtà.
Il bambino sogna cerbiatti, gli adulti si arrendono, complottano. E il delitto si consuma in una notte: la notte del battello bianco.
Con l’impeto e la visione di un grande narratore, Ajtmatov mette in scena una tragedia universale, lo scontro tra slancio vitale limpido, gioioso e meschinità greve, cieca, disperante.
Il battello bianco è una testimonianza fondamentale sulla necessità di non scendere a compromessi, per salvare tutto il bene che può esserci.
Un romanzo appassionante sulle delizie del mondo, la vischiosità del male, la forza e la fragilità della purezza.
Genere: Narrativa
Curatore:
Traduttore:
Illustratore:
Prezzo: 15,00 €
Pagine: 203
EAN: 9788871684567
Data di uscita: 26/04/07

Ministro di Gorbacëv durante la Perestrojka, ambasciatore della Kirghisia in Lussemburgo e in Belgio, Ajtmatov, classe 1928, è una delle figure di massimo spicco mai espresse dal popolo kirghiso. In lui combattono anime diverse, perfettamente complementari l’una all’altra. Come diplomatico ha sostenuto in sedi prestigiose – ONU, CEE e UNESCO – cause e battaglie delle minoranze etniche. Come politico è stato fra i pionieri, negli anni Cinquanta, dell’ambientalismo e del pacifismo. Ne danno testimonianza numerosi colloqui, pubblicati su riviste o in pamphlet, con i guru delle culture alternative americane, europee e giapponesi. Nei suoi romanzi, pieni di nostalgia, lirismo e passionalità, il destino degli uomini si misura con i contrasti fra tradizione e progresso, pregiudizio e libertà, bellezza e degrado. E sono fra i più letti nel mondo. Marcos y Marcos ha già pubblicato Melodia della terra e Il battello bianco. Il primo maestro è stato tradotto e apprezzato in tutto il mondo; Andrej Koncˇalovskij ne ha tratto un film epico, interamente girato in Kirghizistan.