Il cane di Giacometti
E l’oscillazione tra solitudine, miseria e armonia, tra luce, stella, tremore e senso d’abbandono, è forse davvero la cifra del nuovo libro di Stefano Raimondi, secondo tassello della sua trilogia dell’abbandono. Esplorare l’abbandono, il senso d’abbandono, dentro le parole e dentro l’orizzonte urbano (due dimensioni che in Raimondi da sempre si intrecciano, già a partire dal libro giovanile La città dell’orto, del 2002), ricercarne le costellazioni di immagini, le risonanze interiori, la voragine di un tombino che si spalanca e il viaggio che tuttavia si apre, in una luce incerta: ecco l’orizzonte di quest’opera, che abbandona, e forse supera, il parallelismo ustionante tra vicenda affettiva e devastazione bellica, così forte nel primo tempo della trilogia, Per restare fedeli (2013).
Perché adesso “guardare da qui commuove / e parlare non è più parlare. // Il vero ci porta via”.
Fabio Pusterla
Genere: Poesia
Curatore:
Traduttore:
Illustratore: Luca Mengoni
Prezzo: 18,00 €
Pagine: 112
EAN: 9788871687971
Data di uscita: 14/09/17

Stefano Raimondi (Milano, 1964) poeta e critico letterario. Ha pubblicato “Una lettura d’anni”, in Poesia Contemporanea. Settimo quaderno italiano (Marcos y Marcos, 2001); La città dell’orto (Casagrande, 2002); Il mare dietro l’autostrada (Lietocolle, 2005), Interni con finestre (La Vita Felice, 2009); Per restare fedeli (Transeuropa, 2012); Soltanto vive. 59 Monologhi (Mimesis, 2016). È inoltre autore di: La ‘Frontiera’ di Vittorio Sereni. Una vicenda poetica (1935-1941) (Unicopli, 2000), Il male del reticolato. Lo sguardo estremo nella poesia di Vittorio Sereni e René Char (Cuem, 2007), Portatori di silenzio (Mimesis, 2012). Suoi testi sono apparsi su Nuovi Argomenti (2000, 2004) e nell’Almanacco dello Specchio (Mondadori, 2006). Curatore del ciclo d’incontri “Parole Urbane”, svolge inoltre attività docenza presso la Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari e Belleville la Scuola. È inoltre tra i fondatori dell’Accademia del Silenzio e di LABB – Laboratorio Permanente sui luoghi dell’abbandono (Università degli Studi di Milano).