Il convegno dei ragazzi che salvano il mondo
Mister Daniel Douglas Tossic, caporione dell’esercito dei Buttacarte, è convinto di no, e adora tappezzare di plastica il fondo del mare.
I ragazzi di ottocentosei paesi sono convinti di sì e organizzano un convegno planetario. Zack ha un bombo per amico e non vuole che le api spariscano, Irma trova creature incredibili nei tombini, Cleo ha un’iguana che si addormenta in caso di pericolo.
Partono, in treno, a piedi o in bicicletta: sono i ragazzi che vogliono salvare il mondo.
Riusciranno i Buttacarte a fermarli?
Genere: Ragazzi
Curatore:
Traduttore:
Illustratore: Laura Fanelli
Prezzo: 12,00 €
Pagine: 192
EAN: 9788871689074
Data di uscita: 23/10/19

Fulvio Ervas è nato nell’entroterra veneziano qualche decina d’anni fa. Ha insegnato per molti anni scienze naturali, scrivendo, nel tempo libero, diciassette romanzi. Nove hanno come protagonista l’ispettore Stucky, mezzo persiano e mezzo veneziano (Commesse di Treviso, Pinguini arrosto, Buffalo Bill a Venezia, Finché c’è prosecco c’è speranza, L’amore è idrosolubile, Si fa presto a dire Adriatico, Pericolo giallo, C’era il mare e La giustizia non è una pallottola). Finché c’è prosecco c’è speranza è diventato anche un grande film, con la regia di Antonio Padovan, e Giuseppe Battiston nei panni dell’ispettore Stucky. La lotteria è un thriller ambientato tra isole e balene, Succulente ruota intorno a un omicidio all’orto botanico di Lisbona; Follia docente, invece, trae spunto dalla sua lunga esperienza di insegnante. Tu non tacere tocca il tema delicato dell’errore medico e Nonnitudine narra una bella avventura della vita. Il Convegno dei ragazzi che salvano il mondo è il primo romanzo dedicato ai lettori più giovani. Piccolo libro di entomologia fantastica (Bompiani, 2021) evoca creature piccolissime. Se ti abbraccio non aver paura ha dominato a lungo le classifiche dei libri più venduti, ed è stato tradotto in nove lingue. Gabriele Salvatores ne ha tratto un film: Tutto il mio folle amore, con Claudio Santamaria, Valeria Golino, Diego Abatantuono e Giulio Pranno.