In terra straniera gli alberi parlano arabo
Nei momenti più difficili i piedi lo portano nel bosco. Camminando sulle pietre, ritrova il ritmo lento della sua terra.
Gli alberi che lo accolgono sulle Alpi svizzere non sono le palme da datteri o i melograni fiabeschi di sua nonna, eppure parlano la sua lingua. Parlano l’arabo della poesia, della calligrafia, non quello della violenza e della menzogna.
Quando il fratello Ali, che ha scelto di restare a Bagdad, scompare, il tronco generoso di un abete rosso lo sostiene nel suo sgomento.
E se c’è un albero per l’incertezza, e per la morte, c’è anche un albero per la pazienza, per la speranza, un albero per il sogno.
Le telefonate in Iraq, l’ansia per il fratello, il caos rovinoso in cui il suo paese sprofonda anche dopo la caduta di Saddam lo triturano come un mortaio gigante.
Gli alberi gli insegnano a piegarsi e muoversi nel vento, ad ascoltare se stesso; a ritrarre il dito dalla polvere del passato e pensare a un nuovo inizio.
Alessandro Zaccuri, Avvenire
“Una quête intorno al senso del proprio e di ogni radicamento”.
Paolo Di Paolo, TuttoLibri – La Stampa
“È un libro biografico, il resoconto di un migrante, il diario di un rifugiato, è soprattutto il marasma di sentimenti che si accende in chiunque sia stato, almeno una volta nella vita, uno straniero”.
Nadeesha Uyangoda, Robinson – La Repubblica
“La natura è l’unico posto sulla terra a cui l’uomo può appartenere senza che un albero, un fiume, una montagna, una valle o un deserto gli chieda “da dove vieni e cosa ci fai qui”. Oppure “quando partirai”.
Dall’intervista di Chiara Cruciati – Il Manifesto
“Procede tra memoria e contemplazione, restituendo al lettore quella sensazione universale e condivisa che la scrittura possa essere casa laddove la patria smette di esserlo”.
Tiziana Lo Porto, D La Repubblica
“In terra straniera gli parlano arabo è una finestra aperta sugli orrori della guerra e sulla cancrena del male che divora I’uomo, ma è anche un soffio di speranza sul potere salvifico della natura”.
Marco Ostoni, La Lettura – Corriere della Sera
Genere: Narrativa
Curatore:
Traduttore: Sandro Bianconi
Illustratore: Vendi Vernić
Prezzo: 16,00€
Pagine: 192
EAN: 9788892940307
Data di uscita: 01/09/21

Nato a Bagdad nel 1971, Usama Al Shahmani si è dedicato alla letteratura e alla poesia araba, pubblicando alcuni saggi. Rifugiato in Svizzera anche a causa di una
piéce teatrale che criticava aspramente il regime iracheno, ha tradotto in arabo pensatori del calibro di Schleiermacher e Habermas. Pubblicato a Zurigo nel 2018, In terra straniera gli alberi parlano arabo
è stato ristampato ben dieci volte e si è conquistato la menzione speciale dell’Associazione librai quale uno dei migliori libri dell’anno.