La banda del formaggio
Va in giro a far notare le impercettibili differenze tra i suoi libri e quelli delle altre case editrici.
Paride Spaggiari fa il libraio. Invita Ermanno nella sua libreria e poi gli fa delle telefonate bellissime, tutte piene di zioboja, ma non sono zioboja d’impazienza, sono come il basso che suona l’un due tre di un valzer, i suoi discorsi sono dei valzer, mettono di buon umore.
Poi quando Ermanno ha la possibilità di comprare tre librerie Paride si offre di diventare suo socio, che si trova con una certa liquidità.
E per quindici anni Ermanno, tutto quello che fa, ne ha prima parlato con Paride.
Poi salta fuori il buridone che i soldi per le librerie a Paride venivano dalla banda del formaggio, come se i delinquenti a Parma fossero tutti della gente che non vedeva l’ora di comprarsi una libreria, come se avere una libreria fosse una specie di status symbol per i ladri.
E finisce che Paride si butta giù dal settimo piano, e dicono che sia stato per via dei giornali, per via di quello che avevano scritto sopra i giornali, ma secondo Ermanno non era mica per quello.
La banda del formaggio è la storia di un editore che un giorno sull’autobus prova affetto per il suo cuore che batte, e gli verrebbe da ricominciare.
È la storia di un libraio che il delinquente avrebbe voluto farlo come Raskol’nikov, o come il conte di Montecristo, e che ha lasciato a suo nipote, che ancora non c’è, una filastrocca che Ermanno impara a memoria, per lasciarla anche al suo, di nipote, che chissà se mai ci sarà.
Genere: Narrativa
Curatore:
Traduttore:
Illustratore: Lorenzo Lanzi
Prezzo: 15,00 €
Pagine: 224
EAN: 9788871686622
Data di uscita: 09/05/13

Paolo Nori è nato a Parma, abita a Casalecchio di Reno e ha scritto un mucchio di libri, tra romanzi, fiabe e discorsi. Gli piace leggere ad alta voce, raccontare varie cose sul suo blog (www.paolonori.it), su alcuni giornali e qualche volta in televisione. Con Marcos y Marcos ha pubblicato o ripubblicato: La meravigliosa utilità del filo a piombo, Disastri di Daniil Charms, da lui curato e tradotto, Si chiama Francesca, questo romanzo, Grandi ustionati – anche in versione AudioMarcos – La banda del formaggio, Si sente?, Siamo buoni se siamo buoni, La piccola Battaglia portatile, Manuale pratico di giornalismo disinformato, Tre matti di Gogol’, Dostoevskij, Tolstoj, Tre giusti di Nikolàj Leskóv, Spinoza, Undici treni, Un eroe dei nostri tempi di Michail Lermontov, da lui curato e tradotto, Sei città, un albo illustrato con la collaborazione di Tim Kostin, Memorie di un giovane medico di Michail Bulgakov, da lui curato e tradotto. Ha inoltre curato l’antologia sui confini Ma il mondo non era di tutti?
Infine è curatore de il Repertorio dei matti della città di Milano, il Repertorio dei matti della città di Bologna, il Repertorio dei matti della città di Roma, il Repertorio dei matti della città di Torino, il Repertorio dei matti della città di Parma, il Repertorio dei matti della città di Cagliari, Repertorio dei matti della città di Livorno, Repertorio dei matti della città di Andria, Repertorio dei matti della città di Reggio Emilia, Repertorio dei matti della città di Genova, Repertorio dei matti della città di Lucera e della Capitanata, Repertorio dei matti della città di Padova.