“Ti seguo.
Siamo due punti di un bianco senza fondo.
I due brevi respiri di un immenso
polmone“.
Un orizzonte di macerie e tuttavia di speranze, di polveri dietro le quali balugina la luce: è questo lo scenario principale della poesia di Yari Bernasconi, che con La casa vuota corona un percorso già importante e significativo iniziato più di dieci anni or sono. La sua ricerca poetica si muove da sempre sulla duplice polarità dell’esperienza concreta e dell’esplorazione di una geografia e storia europee segnate dalla guerra e dalle rovine; e la Casa vuota che intona questo libro contiene in sé entrambe le armoniche, in un susseguirsi di crolli, apparizioni fantasmatiche, memorie e abbandoni. Lo fa con un linguaggio scabro, accuratamente controllato e attento alle risonanze più interiori delle parole e dei suoni, che appaiono sotterraneamente, senza esibizioni, e che conferiscono a queste poesie una musicalità particolare, sommessa e franta. Si sente, sullo sfondo, la grande lezione di Giorgio Orelli (di cui Bernasconi è notevole studioso) e la frequentazione assidua della maggiore poesia novecentesca. “Quello che dà vita / alla vita: l’incerto, l’impuro, l’impossibile”: due versi di Altra corrispondenza che sintetizzano molte cose, unendo la ‘porosità’ della materia con la necessità di quell’impossibile che si chiama speranza, forse utopia, e che spunta, ogni tanto, “sul bordo di una vecchia e sempre nuova / vertigine”.
Fabio Pusterla
Collana: Le Ali
Genere: Poesia
Curatore:
Traduttore:
Illustratore: Luca Mengoni
Prezzo: 18,00€
Pagine: 96
EAN: 9788892940390
Data di uscita: 15/09/21
Yari Bernasconi, nato a Lugano nel 1982, ha esordito con il libretto di poesie Lettera da Dejevo (Alla chiara fonte, 2009).
Fra le sue pubblicazioni la silloge Non è vero che saremo perdonati (in Poesia contemporanea. Undicesimo quaderno italiano, Marcos y Marcos, 2012), la raccolta Nuovi giorni di polvere (Casagrande, 2015, premio Terra Nova della Fondazione Schiller e premio Castello di Villalta Giovani), tradotta in francese e tedesco (rispettivamente Nouveaux jours de poussière, a cura di Anita Rochedy, Éditions d’en bas, 2018, e Neue staubige Tage, a cura di Julia Dengg, Limmat Verlag, 2021), e ancora le plaquette La città fantasma (Nervi, 2017) e Cinque cartoline dal fronte e altra corrispondenza (L’arcolaio, 2019). Nel 2021 ha pubblicato con Andrea Fazioli il reportage letterario A Zurigo, sulla luna. Dodici mesi in Paradeplatz (Gabriele Capelli).
Yari Bernasconi vive a Hinterkappelen, vicino a Berna.