La luce è più antica dell’amore
È il papa che lo manda, per punire un affronto intollerabile: Adriano de Robertis, pittore al soldo della Chiesa, ha dipinto una Vergine barbuta.
De Robertis va in esilio, il dipinto è oscurato, ma sotto quella macchia color calce nel castello di Sansepolcro pulserà nei secoli, come un richiamo irresistibile, la sua bellezza ribelle.
Quando Mark Rothko vede quella macchia da vicino, nel suo secondo viaggio in Italia, intuisce una censura abominevole.
È il 1959: pieno di grazia e di furia, Rothko scioglie un contratto milionario a New York, gridando l’indipendenza dell’artista contro i nuovi padroni, picchiando il pugno sul tavolo del capitale.
Un altro pittore arriva a Sansepolcro alle soglie del 2000. Il suo nome è Vsevolod Semiasin. Poco più che ventenne, a Mosca, in un mezzogiorno di terrore, aveva preso ordini da Stalin su cosa deve dipingere un artista. Nel castello di Sansepolcro, l’ovale della Vergine barbuta, inciso da De Robertis per sempre nella storia della libertà dell’arte, gli appare da una crepa nel muro. È solo un lampo, un baluginio d’argento, ma ha l’evidenza travolgente di una verità tradita.
Tre pittori, uno vero e due immaginari, al centro di un libro dentro il libro. A scriverlo è un quarto personaggio: il giovane scrittore Bocanegra, che in un momento nero della vita si affida a un romanzo luminoso. Accanto a De Robertis, Rothko e Semiasin, al chiarore di una luce più antica dell’amore, si lascia consolare dalla bellezza.
Genere: Narrativa
Curatore:
Traduttore: Claudia Tarolo
Illustratore: Lorenzo Lanzi
Prezzo: 15,00 €
Pagine: 192
EAN: 9788871686882
Data di uscita: 08/05/14

Ricardo Menéndez Salmón è considerato una delle voci più autentiche e originali della narrativa contemporanea.
Nato a Gijón, la ‘piccola Atene’ delle Asturie, nel 1971, ha studiato filosofia all’Università di Oviedo. Nei suoi numerosi racconti e romanzi, tradotti in italiano, tedesco, francese, catalano, olandese, portoghese e turco, concilia azione e pensiero in una combinazione espressiva sorprendente. Ha vinto più di quaranta premi letterari, tra cui il premio Juan Rulfo e il premio Las Américas.
Con Marcos y Marcos ha pubblicato anche “Gridare”, “L’offesa”, “Derrumbe”, “Il correttore”, “La luce è più antica dell’amore” e “Bambini nel tempo”.
Vive a Gijón, scrive sulle pagine culturali di quotidiani e riviste e unisce l’impegno politico al suo lavoro di scrittore.