Ragazzo coraggioso
“Poi camminare, veloce, deciso. E, d’impulso, saltare. Davanti a ogni albero, saltare;
aggrapparmi a un ramo, piegarlo con il mio peso, gettarmi in alto e lasciarmi calare.
Camminare per la città, per le strade dove abbiamo allineato le nostre case,
vederle, all’improvviso, per la prima volta, vederle: splendide”.
aggrapparmi a un ramo, piegarlo con il mio peso, gettarmi in alto e lasciarmi calare.
Camminare per la città, per le strade dove abbiamo allineato le nostre case,
vederle, all’improvviso, per la prima volta, vederle: splendide”.
Un pezzetto di banjo in otto ottavi, uno due tre quattro cinque sei sette otto, scandisce un amore nato nell’ufficio del telegrafo, nutre il sogno di una casa, nel calore del sole, la speranza di un’eternità che non sia soltanto fantasia.
Harry era fatto per vendere: sapeva cavar soldi praticamente da tutto. Anche sul letto di morte cercava di appioppare agli amici assicurazioni sulla vita.
Poi un bambino costretto a ridere per punizione, una vecchia piegata ad angolo retto, settantamila assiri, l’America, il concerto pomeridiano della banda, un pugno alla cabina telefonica, andare a Chinatown per avere una donna…
Ritmo, energia, pienezza: il libro che ha imposto agli occhi del mondo il genio armeno della letteratura americana è travolgente.
La sua scrittura ha un impeto che è sete, stupore, sonno, pianto, risata: le sue immagini pulsano, hanno il battito della vita.
“Perché solo nel sonno ci rendiamo conto di essere vivi. Lì e lì solamente, in quella forma viva della morte, andiamo incontro a noi stessi, a terre lontane, a Dio e ai santi, al nome dei nostri padri, all’essenza di momenti ormai distanti; lì i secoli si uniscono in un attimo, l’immenso si fa piccolo, un atomo tangibile nell’eternità.”
Harry era fatto per vendere: sapeva cavar soldi praticamente da tutto. Anche sul letto di morte cercava di appioppare agli amici assicurazioni sulla vita.
Poi un bambino costretto a ridere per punizione, una vecchia piegata ad angolo retto, settantamila assiri, l’America, il concerto pomeridiano della banda, un pugno alla cabina telefonica, andare a Chinatown per avere una donna…
Ritmo, energia, pienezza: il libro che ha imposto agli occhi del mondo il genio armeno della letteratura americana è travolgente.
La sua scrittura ha un impeto che è sete, stupore, sonno, pianto, risata: le sue immagini pulsano, hanno il battito della vita.
“Perché solo nel sonno ci rendiamo conto di essere vivi. Lì e lì solamente, in quella forma viva della morte, andiamo incontro a noi stessi, a terre lontane, a Dio e ai santi, al nome dei nostri padri, all’essenza di momenti ormai distanti; lì i secoli si uniscono in un attimo, l’immenso si fa piccolo, un atomo tangibile nell’eternità.”
Collana: Gli Alianti
Genere: Narrativa
Curatore:
Traduttore: Claudia Tarolo
Illustratore: Laura Fanelli
Prezzo: 18,00 €
Pagine: 240
EAN: 9788871688237
Data di uscita: 14/06/18
Genere: Narrativa
Curatore:
Traduttore: Claudia Tarolo
Illustratore: Laura Fanelli
Prezzo: 18,00 €
Pagine: 240
EAN: 9788871688237
Data di uscita: 14/06/18

Eclettico, istrionico, egocentricissimo, William Saroyan è stato probabilmente l’unico scrittore della Storia a rifiutare il Premio Pulitzer, con la seguente motivazione: “Sono fiero che i giurati abbiano pensato a me: peccato che abbiano scelto l’opera sbagliata”. Saroyan nacque povero e divenne ricchissimo vendendo a Hollywood i diritti cinematografici di alcune sue opere. Praticamente certo che non sarebbe mai morto, decise di lasciare tutti i propri beni a una fondazione che porta il proprio nome perché non venisse dimenticato.
La commedia umana è la sua opera più celebre, e nella collana Gli alianti è stata ristampata dodici volte.