Tremalume
come una macchia d’olio nello spazio
e la sua curva porta in direzioni
vaghissime e possibili
potremo svanire anche noi
per ritornare segni di passaggio.
“pochi vivi e molti morti”, l’ultima aborigena della Tasmania, i macachi creati in un laboratorio dell’Oregon. A quattro anni di distanza dall’ultimo libro, Cenere, o terra, in questi nuovi versi, sempre più limpidi, la denuncia, il dolore pubblico e privato lasciano affiorare la forza di un segno che resta, una speranza intima e sommessa capace di proiettarsi nel cosmo, nei millenni, nutrendosi di memoria e vastità.
Genere: Poesia
Curatore:
Traduttore:
Illustratore: Luca Mengoni
Prezzo: 20,00€
Pagine: 192
EAN: 9788892940925
Data di uscita: 14/09/22

Nato a Mendrisio nel 1957, Fabio Pusterla si laurea a Pavia con Maria Corti.
La prima raccolta di poesie, Concessione all’inverno, esce da Casagrande, a Bellinzona, nel 1985. Suscita il consenso immediato di critici e poeti. La sua poesia selvatica, luminosa, molto comprensibile, conquista il pubblico. Una poesia che combina tempeste e spiragli. Nature sublimi e catrame. Lampi lirici, ma anche tuoni politici. Moniti, carezze, visioni. Da allora, si succedono Bocksten, Le cose senza storia, Pietra sangue, Folla sommersa, Corpo stellare e Argéman. Nel Nervo di Arnold propone un ampio itinerario tra le pieghe più feconde della letteratura contemporanea. Significativa anche la sua amicizia con Philippe Jaccottet, celebre poeta francese di cui traduce varie opere: Il barbagianni. L’ignorante, Alla luce d’inverno, E, tuttavia. Ha tradotto per Marcos y Marcos anche l’opera di Antoine Emaz, Sulla punta della lingua.
Ha ricevuto il Premio Montale (1986), il Premio Schiller (1986, 2000, 2011), il Premio Dessì (2009); i Premi Prezzolini (1994), Lionello Fiumi (2007) e Achille Marazza (2008) per la traduzione letteraria; il Premio Gottfried Keller (2007), il Premio svizzero di letteratura (2013), il Premio Napoli (2013) per l’insieme dell’opera, il Premio Internazionale Vittorio Bodini (2015) per Argéman, il Premio Le Ghiande di Cinemambiente (2019) e il Premio Vito Moretti alla carriera (2021).
Fabio Pusterla vive ad Albogasio, sulla frontiera fra Italia e Svizzera, e insegna letteratura italiana al liceo e all’università.
Le sue opere sono state tradotte e pubblicate in molte lingue. Per Marcos y Marcos dirige anche la collana poetica Le Ali.
Alla sua figura e alla sua opera è dedicato lo splendido documentario Libellula gentile di Francesco Ferri.
Marcos y Marcos ha pubblicato le raccolte di poesia Pietra sangue, Bocksten, Folla Sommersa, Il nervo di Arnold, raccolta di saggi sulla poesia contemporanea, Le cose senza storia, Corpo stellare, Argéman e Cenere, o terra.