Una catena di rose
«Ho un’idea» annunciò Gerard ventidue anni fa, e mi sentii di colpo sull’orlo di un baratro. «Un’idea speciale, una cosa che non abbiamo mai fatto — che nessuno, oserei dire, ha mai fatto prima…» Fissai il viso arrossato di Gerard, gli occhi incantatori. Avrei fatto qualsiasi cosa mi avesse chiesto; ovunque fosse andato l’avrei seguito. «Io ti benderò con questa» dichiarò sciogliendosi il nodo della cravatta «e tu sceglierai un libro qualsiasi nella stanza, assolutamente a caso, random. Ma dovrai tastare attentamente dorso e copertina, e ascoltare dentro di te. Quando provi qualcosa, quando hai la sensazione di aver scelto il libro giusto, dillo immediatamente. È chiaro?» Annuii. Indossava una maschera africana, che rendeva la sua voce vibrante e misteriosa. «Ci vedi?» chiese stringendo la benda. «No, è tutto nero». «Bene, allora avanti». «Cosa vuol dire ‘random’?» «Vuol dire che puoi prenderne uno qualsiasi». Braccia protese, brancolai per la stanza, respirando odore di valigie mai disfatte, incespicando, afferrando libri. «Fai con calma, figliolo. Vai sul sicuro. Non vorremo scegliere il libro sbagliato, vero?»
Jeremy non ha dubbi: il suo destino è scritto su un foglio di carta strappato da un libro antico.
Basta interpretarlo nel modo giusto. Non solo: è stato quel pezzo di carta – la Pagina Magica, dono di ‘zio’ Gerard – a spingerlo fra le braccia di una splendida, misteriosa, sfuggentissima Dark Lady, Milena. Jeremy è troppo romantico, troppo imbranato, crede troppo alle coincidenze.
Insegna all’Università di Montréal, grazie – neanche a farlo apposta – a carte false, titoli di studio taroccati, complice ‘zio’ Gerard. E passa la vita a caccia di conferme, usando la Pagina Magica come una bussola e una coperta di Linus. E Milena? Mezza zingara, mezza indiana, mezza stronza, è una delle tipette più toste di Montréal.
Mistilingue, zeppa di etnie, locali notturni battuti da artistoidi strafatti, anche Montréal si rivela tosta, piena di fascino e trame strane.
Leggete una catena di rose: un pizzico di romanticismo, due di narcisismo, mistica arte by night e… risate al cianuro.
Basta interpretarlo nel modo giusto. Non solo: è stato quel pezzo di carta – la Pagina Magica, dono di ‘zio’ Gerard – a spingerlo fra le braccia di una splendida, misteriosa, sfuggentissima Dark Lady, Milena. Jeremy è troppo romantico, troppo imbranato, crede troppo alle coincidenze.
Insegna all’Università di Montréal, grazie – neanche a farlo apposta – a carte false, titoli di studio taroccati, complice ‘zio’ Gerard. E passa la vita a caccia di conferme, usando la Pagina Magica come una bussola e una coperta di Linus. E Milena? Mezza zingara, mezza indiana, mezza stronza, è una delle tipette più toste di Montréal.
Mistilingue, zeppa di etnie, locali notturni battuti da artistoidi strafatti, anche Montréal si rivela tosta, piena di fascino e trame strane.
Leggete una catena di rose: un pizzico di romanticismo, due di narcisismo, mistica arte by night e… risate al cianuro.
Collana: miniMARCOS
Genere: Narrativa
Curatore:
Traduttore: Claudia Tarolo
Illustratore:
Prezzo: 13,00 €
Pagine: 496
EAN: 9788871685885
Data di uscita: 24/03/11
Genere: Narrativa
Curatore:
Traduttore: Claudia Tarolo
Illustratore:
Prezzo: 13,00 €
Pagine: 496
EAN: 9788871685885
Data di uscita: 24/03/11

Dopo un solido vagabondaggio studentesco fra Toronto, la Sorbona di Parigi e Ottawa, Jeffrey Moore si è accasato nei boschi di Val Morin.
Grande appassionato di Shakespeare, Jeffrey da anni insegna Traduzione all’Università di Montréal. Ma prosegue l’antica tradizione errante collaborando con musei, teatri, compagnie di danza e festival del cinema di mezzo mondo.
Una catena di rose ha vinto parecchi premi, fra cui il Commonwealth Writers’ Prize. Anche il secondo romanzo di Moore, Gli artisti della memoria, pubblicato da Marcos y Marcos nel 2005, ha riscosso un notevole successo.